GEDION ZELALEM - 26/01/1997 - GERMANIA/ETIOPIA


Che l'Arsenal di Arsène Wenger fosse sempre molto attenta nell'individuare
i giovani talenti presenti nel panorama calcistico mondiale non è certo una novità e i risultati ottenuti nell'ultimo ventennio confermano la qualità del lavoro svolto dal manager francese e dal suo esperto staff, composto da persone altrettanto preparate che ogni anno e da ogni parte del mondo alimentano il settore giovanile londinese mantenendone costantemente elevato il livello tecnico.
Succede così che il capo scouting dell'America centro-settentrionale Daniel Karbassiyoon, durante una partita della sconosciuta Coppa Dallas, si accorge di un ragazzino che gioca nel club dell'Olney Rangers. Stregato dalla naturalezza delle movenze e dalla qualità delle sue giocate, lo contatta immediatamente offrendogli, a soli 14 anni, la possibilità di partecipare ad uno stage estivo nel settore giovanile dell'Arsenal. Il risultato è che Gedion Zelalem (questo il nome della giovane promessa) viene prontamente ingaggiato dai Gunners (su indicazione dello stesso Wenger), quasi obbligati a non farsi scappare un talento simile.

Nato a Berlino da genitori etiopi, muove i suoi primi passi nel mondo del calcio presso le squadre giovanili dell'Herta Berlino e nel 2006 si trasferisce col padre negli Stati Uniti (un anno dopo la morte della madre). Qui coltiva la sua passione fino al 2013, anno in cui sposa il progetto Arsenal entrando a far parte della formazione U21 nonostante i 4/5 anni di differenza sulla carta d'identità, rispetto ai compagni di squadra.
Talento purissimo, conteso per diverso tempo dalle nazionali di Germania e Etiopia (alla fine ha preferito il prestigio e la storia della nazionale tedesca), ha nella visione di gioco e nel tocco di prima le sue qualità principali. Destro naturale, è un attento metronomo del centrocampo (tutte le azioni partono dai suoi piedi) e in proiezione offensiva, dimostra una certa familiarità nel servire assist illuminanti ai suoi compagni d'attacco.
Un'ascesa ad alti livelli praticamente assicurata, un nome di cui sentiremo presto parlare, ma questa volta, nelle competizioni che contano.






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