(di Gianluca Drammis)
A vederli non lo direbbe nessuno, i due allenatori del Tokyo F.C. sembrano i fratellini maggiori dei ragazzi che sono in campo contro il Barcellona e invece il loro ruolo è tutt'altro: hanno una determinazione e una grinta che nessuno immagina. Uno sta sugli spalti e riprende l’evento con una telecamerina perché comunque “quando torneremo a casa, faremo vedere ai nostri genitori contro chi abbiamo giocato”; l’altro invece si concentra sull’aspetto tecnico-tattico del match.
La partita si chiude con un larghissimo 7-0 per il Barcellona. In Italia, dopo un risultato del genere, qualsiasi allenatore si chiuderebbe in un silenzio assordante per la rabbia e la frustrazione di un incredibile capitombolo, loro invece no. Sono disponibili, arrabbiati per la larga sconfitta, ma molto determinati e pensano già alla sera dopo per regalare e strappare un sorriso ai propri supporters. Una cultura quella giapponese completamente diversa dalla nostra: basti pensare che hanno chiesto loro di giocare nello stesso girone del Barcellona, non per un eccesso di superiorità ma per provare l’emozione di sfidare i più forti. Coraggio da vendere ne hanno sicuramente.
A fine gara Naoki Takamatsu, tecnico del Tokyo, si ferma e ci racconta le emozioni della serata e dell’esordio:
“Troppo forte il Barcellona per noi, ma non ci saremmo aspettati questo risultato. Per i primi venti minuti abbiamo retto bene, poi loro sono usciti alla grande. Eravamo sicuramente più speranzosi, però abbiamo giocato al massimo. Loro sono il top a livello mondiale. Un auspicio e una speranza per la prossima sera? Vinceremo sicuramente, lo prometto”.
La Serenissima li attende, ma potete starne certi che venderanno cara la pelle.
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