VERSO LE FINAL EIGHT - ROMA

(di Michele Santoro)




#lavoltabuona. No, non è l’hashtag a conclusione dell’ennesimo tweet del premier Matteo Renzi, ma l’augurio che accompagnerà la Roma di Alberto De Rossi per tutta la durata delle Final Eight del campionato primavera. Eh sì, perché questa volta non basterà arrivare alla fine della competizione, ma bisognerà vincerla.


I giallorossi quest’anno hanno sempre sfiorato l’impresa: in semifinale della “Viareggio Cup”, persa non con poche polemiche contro l’Inter; in finale di Coppa Italia, consegnata nelle mani degli acerrimi rivali laziali; ed infine, forse la delusione più grande, in semifinale di Youth League persa malamente contro il Chelsea per 4-0, triste epilogo di un torneo che aveva visto i ragazzi di De Rossi protagonisti di una cavalcata esaltante, caratterizzata dalle vittorie sulle corazzate Ajax e Manchester City.
Unico sorriso, il primo posto nel girone C in campionato, concluso a 61 punti davanti alle inseguitrici Bari e Lazio staccate di 6 punti. Servirà tutta la sapienza tattica di mister De Rossi ed il cuore visto soprattutto in Europa, per far sì che questa sia davvero la volta buona.

Punti di forza: la sicurezza tra i pali di Marchegiani, la solidità del duetto difensivo Capradossi – Calabresi, la visione di gioco di capitan Pellegrini, l’estro di Ciccio Di Mariano, la velocità e il dribbling di Verde - già testato con discreto successo da Rudi Garcia - e la freddezza sotto porta di Vestenicky. Tutte qualità da far strabuzzare gli occhi, soprattutto se si pensa che quest'anno la Roma non ha vinto ancora niente. Basterà determinazione e concentrazione, mancate forse nelle fasi cruciali dei tornei. A portare a casa il risultato poi, ci penseranno questi signori qui.

Punti deboli: i giallorossi devono lasciarsi alle spalle tutte le sconfitte (anche se pensanti) di stagione. Fare tesoro degli errori e mantenere il sangue freddo nei momenti clou. L’ansia di vincere a tutti i costi qualcosa, dopo aver perso così tante occasioni, potrebbe caricare la squadra di eccessiva tensione, che forse, non è ancora in grado di controllare.




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