MAURO COPPOLARO - 10/06/1997 - ITALIA

(di Michele Santoro)



Ah l’Italia, Paese di santi, poeti, navigatori… e di difensori. O perlomeno, fino a poco tempo fa è stato così. La difesa, il nostro marchio di fabbrica grazie alla quale abbiamo vinto 4 mondiali, ha registrato un calo di uomini e di appeal. Dopo le generazioni d’oro, da Burgnich a Facchetti, passando per Gentile, Scirea, Bergomi, Baresi, Maldini, Nesta e Cannavaro, il "Bel Paese" ha attraversato un pauroso vuoto generazionale che non ha prodotto calciatori all’altezza di quelli citati. 




Ma quando si tocca il fondo, non si può fare altro che risalire. Negli ultimi anni la scuola italiana ha iniziato a produrre difensori interessanti. Due nomi su tutti: Daniele Rugani - già al centro del progetto Juve dopo un’ottima annata a Empoli - e Alessio Romagnoli, oggetto del desiderio del Milan, arrivato ad offrire ben 25 milioni per averlo durante questa finestra di calciomercato
Il trend potrebbe essere ulteriormente invertito da un altro giovane centrale che non ha ancora calcato i campi della serie A, ma che potrebbe presto farlo


Mauro Coppolaro nasce a Benevento il 10 aprile del 1997 e comincia a dare i primi calci in una scuola calcio della sua città: l’ASD Di Dio Team. Durante uno dei tanti tornei giovanili, viene notato da un osservatore della Reggina e messo, dopo poco, sotto contratto dalla squadra calabrese. Mauro è perfetto come centrale di destra in una retroguardia a tre o a quattro. La rapidità e l’esplosività muscolare di cui è in possesso - che ricordano molto quelle di Fabio Cannavaro - gli permettono quasi sempre di anticipare l’attaccante, sia sulle palle basse che nel gioco aereo. Alto 1,80 cm, possiede una buona visione di gioco, qualità che gli permette di far ripartire l’azione nel migliore dei modi. Sono ancora da perfezionare i tempi di lettura sui traversoni e i lanci avversari, evitando così di dover rincorrere l’avversario. 

Ad appena 18 anni vanta già una discreta esperienza: con la Reggina ha giocato le ultime 5 partite da titolare in serie B nella stagione 2013/'14 e dal 2011 è in pianta stabile nelle nazionali giovanili, sempre presente dall’U15 fino all’U19 con la quale ha esordito nel gennaio 2015 contro il Belgio. 

La sua umiltà, la sua dedizione al lavoro e il suo talento lo hanno portato, lo scorso agosto, ad indossare la maglia dell'Udinese Primavera 21 volte in campionato e mettendo a segno anche un gol. Sorridiamo e speriamo: i difensori azzurri stanno tornando.

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