CLAUD ADJAPONG - 06/05/1998 - GHANA/ITALIA

(di Michele Santoro)




"Il calcio moderno è velocità. Gioca veloce, corri velocemente, pensa velocemente, marca e smarcati velocemente". Così la pensava il "Mago" Helenio Herrera, allenatore della grande Inter e dei vari Facchetti, Suarez, Corso e Mazzola. Vero genio visionario, che con almeno 50 anni d'anticipo, previde quella che sarebbe stata la qualità fondamentale del calciatore del futuro: la velocità.

Non a caso, Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, basano tutto il loro gioco su esplosività e reattività. E un giovane calciatore che sta impressionando tutti proprio per la grande velocità di cui è in possesso, è Claud Adjapong, fluidificante destro, classe '98, del Sassuolo Primavera.

Nato a Modena, da genitori ghanesi, Adjapong è cresciuto nel vivaio neroverde, esordendo in Primavera già nella stagione 2014-2015, con ben due anni d'anticipo rispetto al normale iter: 16 presenze totali da terzino destro, in staffetta con Cavallini e Fontanesi. Un utilizzo oculato, certo, ma utile a far conoscere al mister degli emiliani, Paolo Mandelli, le grandi qualità tecniche e fisiche del ragazzo.

In questa stagione, infatti, il tecnico lo ha sempre schierato dal 1', alternandolo in tutte le posizioni di fascia: da ala pura in un 4-4-2, ad attaccante esterno nel 4-3-3, fino a tornante in un 3-5-2. Alzando il suo raggio d'azione è migliorato anche il suo feeling con la rete: già 8 in stagione, con la soddisfazione della doppietta alla Juve di Grosso, capolista del Girone A, nel vittorioso 3-2 dello scorso 6 marzo. Fisico longilineo e scatto felino, Claud in allungo è imprendibile.




Giocatore completo e dotato di buona precisione coi piedi: le poche gare che lo hanno visto metronomo davanti alla retroguardia ne sono testimonianza. Ottima anche la sua fase difensiva. La grande rapidità gli facilita i recuperi e i "fondamentali" da terzino lo rendono molto affidabile sia in fase di marcatura, sia in copertura. Sicuro palla al piede, estroso nel dribbling, disinvolto anche col mancino.

Risorsa in più anche per la nazionale azzurra - in attesa di diventare cittadino italiano a tutti gli effetti dopo aver raggiunto il 18° anno di età - sempre che non opti per la nazionale delle "Black Stars". Un calciatore "totale", su cui Di Francesco non fa mistero di puntare per il futuro: convocato con i grandi già contro Roma, Udinese, Carpi e la gioia dell'esordio in serie A contro la Juve allo Stadium. Il bianconero gli porta indubbiamente bene e chissà che un giorno non possa giocare con la casacca della Vecchia signora.


Commenti

  1. Quello che non sapete è che lui doveva andare a giocare alla juventus diversi anni fa, ma alla fine ha deciso di restare qui

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