EURO 2016 - I NOSTRI AVVERSARI (U23): BELGIO

(di Marco Fanuli)




Indubbiamente la favorita del Gruppo E, probabilmente tra le più accreditate alla vittoria finale.
La squadra di Wilmots ha subito negli ultimi anni una trasformazione significativa dal punto di vista qualitativo, passando in breve tempo, dall'anonimato europeo a seconda potenza calcistica mondiale (secondo l'ultimo ranking FIFA stilato lo scorso 5 maggio 2016) appena dietro l'Argentina di Messi. Un'ascesa dovuta soprattutto alla crescita costante di un settore giovanile che, da quasi un decennio, staziona stabilmente ai vertici del calcio europeo, come dimostrano i risultati - in termini di formazione calcistica - raggiunti da squadre come l'Anderlecht, il Genk o il Club Brugge. E sono tanti i ragazzi provenienti dal vivaio belga che vedremo in Francia dal prossimo 10 giugno:


Jason Denayer ('95): Reduce dal doppio prestito al Celtic (nella passata stagione) e al Galatasaray (in quella appena trascorsa), il cartellino del quasi ventunenne centrale difensivo di origini congolesi appartiene ancora al Manchester City, che lo prelevò nel 2012 dal JMG Academy Lier. Fisico importante e bravo a scegliere il tempo sulle palle alte, dimostra una certa confidenza anche nella manovra offensiva, soprattutto se schierato come terzino destro.


Divock Origi ('95): Proveniente dal settore giovanile del Genk, il giovane attaccante belga in pochi anni si è affermato in Francia con il Lilla (con tanto di gol all'esordio contro il Troyes). Le sue continue e convincenti prestazioni in maglia biancorossa non hanno lasciato indifferenti le big europee: nel 2014 viene bloccato dal Liverpool che prima di portarlo ad Anfield, decide di farlo maturare ancora in terra francese. Da quest'anno è sotto la guida di Jurgen Klopp: le sue doti atletiche, abbinate ad una struttura fisica importante (186 cm di altezza) lo rendono un giocatore duttile, bravo sia come esterno, sia al centro dell'attacco.


Björn Engels ('94): Gigante difensivo originario di Kaprijke, è frutto del settore giovanile del Club Brugge. Con i nerazzurri quest'anno si è aggiudicato il titolo di campione del Belgio entrando solamente nel finale di stagione a causa di un lungo infortunio al ginocchio: sono bastate però appena 9 gare per convincere il CT Wilmots a puntare su di lui nei prossimi Europei. Centrale difensivo senza rivali sulle palle alte, probabilmente sarà nell'11 titolare nell'esordio del Belgio a Euro 2016 contro l'Italia.


Jordan Lukaku ('94): È il più giovane dei fratelli Lukaku e di professione fa il terzino sinistro. Come suo fratello Romelu è un mancino naturale che tanto bene si adatta anche al ruolo di esterno di centrocampo: nelle sue corde, quindi, anche la capacità di offendere. Prodotto della rigogliosa cantéra dell'Anderlecht, fa il suo esordio in Nazionale - dal 1' minuto - nella gara di qualificazione a Euro 2016 contro l'Andorra, servendo l'assist dell'1-0 al romanista Nainggolan. Partirà dalla panchina.


Romelu Lukaku ('93): Di lui se ne parla ormai dal 2009, quando alla tenera età di 16 anni prese posto in pianta stabile nell'attacco dell'Anderlecht, andando a segno 15 volte in Jupiler Pro League e 4 in Europa League. Passato nel 2011 alla corte del Chelsea, vive un periodo non particolarmente felice dal punto di vista del rendimento. Poi il prestito al Newcastle (17 gol) e all'Everton per 2 stagioni (per un totale di 25 gol), che si convince della bontà dell'affare e lo acquista a titolo definitivo per una cifra vicina ai 36 mln. Oggi la squadra inglese per privarsi del suo centravanti ne chiede più del doppio (80 mln), ma il titolare della squadra belga pare essere la punta del Liverpool Benteke.

Michy Batshuayi ('93): Altro giovane offensivo per la formazione belga transitato a livello giovanile nelle file dell'Anderlecht. Attaccante veloce, agile e potente dell'Olympique Marsiglia, sarà tra le seconde scelte del tecnico Wilmots. 21 gol in patria con lo Standard Liegi la scorso campionato e quest'anno 22 gol stagionali (di cui 17 in Ligue 1) che però non hanno impedito al suo club un posizionamento in campionato abbastanza deludente (13° posto).


Yannick Carrasco ('93): Un terzo posto in Liga e una Champions League sfiorata per poco proprio grazie ad una sua zampata. Ma la stagione di Carrasco con l'Atletico Madrid può considerarsi comunque positiva. Impiegato spesso come esterno d'attacco nel tridente ideale del Cholo Simeone, in nazionale dovrebbe alternarsi, nella stessa posizione, con il napoletano Mertens (quest'ultimo leggermente in vantaggio nelle gerarchie di Wilmots). Prima di affermarsi con il Monaco, fu il Genk a credere nelle potenzialità del 22enne originario di Elsene. Ambidestro, rapido e imprevedibile: un'arma in più per la rincorsa del Belgio al titolo europeo.



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