SPECIALE CALCIOMERCATO: VOLTI NUOVI - PARTE 6

(di Michele Santoro)


Puntata numero 6 dei volti nuovi di questa Serie A ormai alle porte. La scoperta dei giovani esordienti provenienti da ogni parte del mondo continuerà anche una volta aperte le danze, ma intanto approfondiamo il discorso sul ventunenne ungherese del Bologna, dell'ala argentina scovata da Corvino e della nuova freccia offensiva a disposizione di Sinisa Mihajlovic 


PARTE 6


Adam Nagy - Bologna
La bellissima figura dell’Ungheria all’Europeo francese è anche merito delle qualità di Adam Nagy. Il 21enne centrocampista magiaro è reduce da due campionati da titolare col Ferencvaros e si candida fin da subito a prendere le chiavi del gioco bolognese. Granitico nei suoi 187 cm, detta i tempi e gestisce le trame della squadra meglio di un giocatore con il baricentro basso. L’ungherese può essere schierato davanti alla difesa indistintamente in una mediana a 2 o a 3; in nazionale, in molte occasioni, si è trovato ad essere l’unico elemento di raccordo tra la difesa e la trequarti. Un metronomo che non tira mai indietro la gamba e che sa sfruttare la sua fisicità nei contrasti. Diawara (forse) non poteva essere sostituito in modo migliore.

Hernan Toledo - Fiorentina 
Dribbling, velocità e fantasia: questi punti di forza di Hernan Toledo. Argentino classe ’96, ha trascorso le due ultime stagioni nel Velez Sarsfield mettendo in mostra le sue doti soprattutto nell’ultima annata, contraddistinta da tanti assist e giocate da campione. Da ala pura qual è, preferisce il 4-3-3 o il 4-4- 2, ruoli nei quali è libero da compiti di copertura; buone possibilità di vederlo schierato da tornante nel 3-5-2 di Sousa, un po’ come Bernardeschi e Tello lo scorso anno. Per averlo, la Fiorentina ha ingaggiato un duello serratissimo con Tottenham e Torino, ma alla fine l’ha spuntata grazie al preziosissimo lavoro oscuro di Pantaleo Corvino, arrivato sul giocatore prima di tutti. E se lo ha scelto lui, aspettiamoci davvero grandi cose.

Lucas Boyè - Torino
Un animale da area di rigore che non vive solo per il gol ma si mette a disposizione della squadra: è questo, in sintesi, Lucas Boyè, nuova freccia offensiva del Torino di Mihajlovic. Attaccante argentino di 20 anni, Boyè è un mix di potenza e tecnica. Il suo habitat naturale è l’area piccola, ma il tocco raffinato e la velocità di pensiero gli permettono di essere decisivo anche in fase di rifinitura. Nel 2014 gli mette gli occhi addosso Walter Sabatini, ma è poi bravo Petrachi a soffiarlo alla concorrenza con un accordo tra Newell’s Old Boys e Torino. In patria lo paragonano a Higuain ma lui dice di ispirarsi a Falcao. Con i piemontesi si è presentato alla grande siglando un eurogol in Coppa Italia contro la Pro Vercelli. Per uno soprannominato “El Toro”, il destino non poteva che dipingersi di granata.



Commenti

  1. Con grande rammarico si può notare che non c'è nemmeno un italiano

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    1. Ci sarà spazio anche e soprattutto per gli italiani ;)

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