NICOLÀS SCHIAPPACASSE - 12/01/1999 - URUGUAY/ITALIA



di Marco Fanuli

Non fate troppo affidamento al suo cognome. Mai come questa volta risulta essere fuorviante. Nicolàs Schippacasse è tutto fuorché una "schiappa" e siamo sicuri che in futuro avrà modo di dimostrarlo anche sotto riflettori più prestigiosi.

Giocatore uruguaiano (e con passaporto italiano), viene acquistato dall'Atletico Madrid a luglio 2016 dopo aver ben figurato nel River Plate di Montevideo, sua squadra dalla tenera età di 11 anni, la prima che si accorse di lui quando ancora militava nel modesto club dell'Universal. Ma è proprio con la maglia del River che il giovane Nicolàs si mette in mostra: nell'aprile 2015 conosce l'esordio nella Primera Divisiòn a soli 16 anni. Dopo appena un mese dal suo battesimo nel massimo campionato uruguaiano, per il talentuoso classe '99 arriva anche la gioia della sua prima rete tra i professionisti: sarà il suo unico gol in un totale di 7 presenze nella stagione 2014/15.


L'anno successivo il club ripone in lui molta più fiducia e per mano del suo nuovo allenatore Juan Carrasco (subentrato a Guillermo Almada), viene impiegato per ben 23 volte in stagione, andando a segno 3 volte e coronando anche il sogno di esordire in Libertadores. Nello stesso anno riceve il premio come miglior giovane dal C.O.U. (Comitato Olimpico Uruguaiano).


Le sue ottime prestazioni non passano inosservate nemmeno in Europa. L'Atletico Madrid è il più lesto ad assicurarsi le sue prestazioni per una cifra vicina a 1,6 milioni di euro: un esborso importante per un ragazzo di appena 17 anni, che viene subito inserito nella lista Champions pur facendo parte della squadra B dei Colchoneros.



Impiegato fin dai tempi del River principalmente sul versante sinistro dell'attacco, Schiappacasse mantiene la propria identità di giocatore offensivo anche in terra spagnola, facendo registrare in pochi mesi, anche una crescita in fase di copertura. 

Ma è sicuramente nell'uno contro uno e nelle ripartenze veloci che mostra tutto il suo potenziale tecnico. Nonostante questo si può già intravedere in lui una certa predisposizione ad impostare il gioco, magari arretrando di qualche metro il proprio raggio d'azione e occupando zone più centrali del campo.

Capacità tecniche, visione di gioco e tanta voglia di osare non gli mancano ed è proprio per questo motivo che oggi il ragazzo originario di Montevideo è considerato uno tra i migliori prospetti che il calcio uruguaiano può offrire. Un motivo in più per smentire un cognome che non lo rappresenta affatto. 

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