EZEQUIEL BARCO - 23/03/1999 - ARGENTINA




di Marco Fanuli

Quando ha la palla tra i piedi è veramente difficile prevedere le sue intenzioni. I suoi diretti avversari si trovano sempre davanti all'insidiosa scelta di intervenire per anticiparlo o tentare di fermare la sua corsa palla al piede sfidandolo nell'uno contro uno. Ma il risultato è quasi sempre scontato: salta l'avversario con una facilità disarmante.

Si chiama Ezequiel Barco, alto poco meno del metro e settanta, è un'argentino classe 1999 che gioca nella Primera Divisiòn con la maglia dell'Independiente. Cresciuto calcisticamente nel settore giovanile nell'Asociaciòn Atlètica Jorge B. Griffa (società sportiva che prende il nome dall'ex gloria dei Newell's Boys negli anni '50 e '60), viene acquistato dall'Independiente e fatto maturare nel vivaio biancorosso.

L'esordio in Prima squadra avviene il 26 agosto del 2016 nel quarto d'ora finale in occasione della gara d'andata di Coppa America contro il Lanus vinta per 2-0. Nella partita di ritorno il tecnico Gabriel Milito (fratello del "Principe del Bernal" Diego) lo schiera addirittura nell'undici titolare in posizione di trequartista alle spalle di Martin Benitez e Diego Vera. Il ragazzo non sembra soffrire l'emozione e porta a casa una prestazione che fa ben sperare per il futuro. Le sue successive apparizioni in Coppa saranno durante gli ottavi di finale nella doppia sfida contro una squadra che, da lì a poco, divenne purtroppo protagonista di una delle pagine più tristi della storia del calcio: la Chapecoense.



Lo scorso anno non può che essere la stagione della consacrazione in patria. Inizia la Primera Divisiòn nella rosa dei grandi esordendo nella nell'ultima mezz'ora nella prima di campionato. Lo stesso copione si ripete anche la giornata successiva, ma con una variante: il 2-0 per l'Independiente porta la firma proprio di Ezequiel Barco, bravo ad appoggiare in rete una travolgente azione in contropiede della sua squadra. Altre 2 reti ad aprile, periodo in cui il giovane talento di Villa Gobernador Gálvez (città della provincia di Santa Fe) esprime il massimo del suo potenziale da quando veste biancorosso.

Ama avere il pallone tra i piedi e puntare l'uomo, magari prendendo palla già sulla mediana. Per movenze e stazza ricorda il Papu Gomez anche se, a differenza dell'atalantino, preferisce le corsie centrali a quelle esterne. Un profilo, quindi, da seguire veramente con attenzione: i club d'Europa sono avvisati.


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