MALANG SARR - 23/01/1999 - FRANCIA

(di Marco Fanuli)



Che la prossima nazionale francese sia "condannata" a scalare i tetti d'Europa e del mondo negli anni a venire, ci sono veramente pochissimi dubbi. A meno che non si ripeta il curioso caso dell'Argentina, capace di avere una rosa composta da campioni di fama internazionale e pluripremiati con i rispettivi club, ma ugualmente capaci di restare a mani vuote con la casacca dell'albiceleste, la nuova leva transalpina sembra poter raggiungere livelli molto vicini a quelli della nazionale francese campione d'Europa e del continente tra il 1998 e il 2000.


Leggere per credere: Mbappé, Lemar, Dembélé, Rabiot, Tolisso, Kimpembe, Umtiti, Laporte, Hernandéz e Upamecano sono solo alcuni esempi di ragazzi nati dopo il 1995 che calcano già palcoscenici importanti sia in patria, che in Europa. Ma a questi va aggiunto sicuramente il nome del classe '99 Malang Sarr, difensore centrale di origini africane - ma nizzardo dalla nascita - che con il Nizza dei miracoli di Lucien Fabre (e del redivivo Balotelli) si sta togliendo grosse soddisfazioni con la qualificazione Champions in tasca e una Ligue 1 ancora tutta da seguire.

Centrale difensivo roccioso e pilastro dei rossoneri francesi, fa della forza fisica e del temperamento le proprie armi di forza. Il suo esordio in campionato è datato 14 agosto 2016 e dal primo minuto, complice le numerose assenze nelle retrovie degli aquilotti. Nell'occasione Sarr non si scompose e si comportò da vero professionista nonostante il suo contratto - e la sua maglia numero 33 senza nome sulla schiena - affermasse il contrario. Ma il fatto straordinario, nella stessa circostanza, fu quando al minuto 60 trafisse di testa l'estremo difensore del Rennes Benoit Costil, regalando ai suoi i primi 3 punti della stagione.



Da lì in poi, il suo posto in campo tra gli 11 titolari non è stato più frutto di una casualità (nemmeno in Europa), vista la sua grande duttilità che lo colloca molto bene anche nel ruolo di terzino, sfruttando le lunghe leve nella corsa e incidendo sul settore esterno di sinistra (nonostante si parli di un destro naturale). E c'è chi lo chiama già "il Maldini di Francia" anche se il maggiore interessamento italiano arrivi dalla sponda nerazzurra del naviglio (in compagnia di PSG e Chelsea).

Per il nazionale U18 francese un anno da incorniciare (nonostante il calo di forma dell'ultimo periodo), in attesa di far parte del gruppo di quei ragazzi terribili che la "corazzata transalpina" è pronta a lanciare nelle prossime competizioni internazionali, emulando chi - a distanza di poco tempo dalla sua nascita - portò i colori francesi sul tetto del mondo e d'Europa.


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