CIRO PALMIERI - 01/02/2000 - ITALIA

di Antonio Sepe

Un altro tra i migliori talenti del panorama italiano sembrava prossimo ad emigrare all'estero. Era praticamente tutto fatto: provino andato alla grande, osservatori sbalorditi, maglia numero 9 pronta e Chelsea già con le mani sul ragazzo. Ma per motivi ancora oggi sconosciuti, la trattativa è saltata ed il giovane Ciro Palmieri è rimasto in Italia. 


Così, ancora 13enne, il ragazzino napoletano ha continuato a lavorare duro nella prestigiosa Scuola calcio Mariano Keller, società che l'ha visto crescere e dove, grazie alla stessa, ha trionfato nella prestigiosa Gazzetta Cup, conquistando anche il premio di miglior giocatore del torneo, ritagliandosi di fatto ulteriori opportunità grazie ad un curriculum di tutto rispetto.

Il suo talento viene dunque notato anche in Italia e la prima squadra a piombare su di lui è il Napoli, che riesce a strapparlo alla concorrenza e lo aggrega ai Giovanissimi Nazionali di mister Carnevale, tecnico che dimostra subito grande fiducia in lui, ripagata da Palmieri ancora con quello che meglio gli riesce: segnare. Alla prima stagione in maglia partenopea, mette a segno 11 reti e come se non bastasse brilla al Memorial Gusella torneo dove - a suon di gol - trascina la sua squadra fino alle semifinali. 

L'annata seguente il Napoli lo conferma nel settore giovanile ed il ragazzo non sembra voler smettere di segnare e di essere il leader del reparto offensivo della squadra. Arriva anche la chiamata azzurra e mister Zoratto non ci pensa due volte a convocarlo in U16 e farlo partecipare al Torneo dei Gironi, dove verrà aggregato al gruppo della Selezione Sud guidata da Evani.


Alla terza stagione col Napoli e sempre con il tecnico Carnevale al suo fianco, Palmieri comincia di nuovo nel migliore dei modi la sua annata, soprattutto al Trofeo Shalom grazie alle 3 segnature. La sua definitiva consacrazione arriva però nell'annata 2016/2017 quando nell'U17 partenopea, il ragazzo fa registrare un bottino di 10 gol in 26 apparizioni, numeri che finalmente gli permettono di approdare in Primavera, sotto la guida di Giampaolo Saurini (da poco rimosso dall'incarico). Non si può assolutamente dire, nemmeno questa volta, che la stagione attualmente in corso non sia iniziata con il piede giusto, poiché i suoi numeri recitano già 3 reti in 5 presenze (solo una da titolare) ed i presupposti per un campionato da protagonista ci sono tutti. 

Nato come ala sinistra, può svariare su tutto il fronte d'attacco e all'occorrenza, può anche giocare più centralmente nel ruolo di trequartista. È dotato di un'ottima tecnica di base, di un'importante capacità di concludere dalla distanza e di rapidità con il pallone tra i piedi: tutto questo non fa altro che confermare il suo ampio repertorio tecnico

Palmieri può dunque essere definito un classico ragazzo napoletano - non a caso si chiama Ciro - che ha dato i primi calci al pallone nel celebre quartiere di Capodimonte, ma che ha continuato la sua crescita in maglia azzurra grazie ad un talento eccezionale... e pensare che qualche tempo fa, quell'azzurro che oggi indossa fieramente nella Primavera del Napoli, poteva essere di un "Blues" più intenso! 

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