LUKA IVANUSEC - 26/11/1998 - CROAZIA

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di Marco Fanuli

La Lokomotiva Zagabria, club del massimo campionato croato, è la terza squadra più giovane d'Europa con un'età media di giocatori (schierati) pari a 22,7 anni. Lo dice il CIES Football Observatory nella pubblicazione numero 195 del settembre 2017, che inserisce anche il Rudes (15°), il Cibalia (19°), la Dinamo Zagabria (33°), l'Hjduk Spalato (40°), l'Istra 1961 (68°) e l'Osijek (80°). Dati eloquenti che non fanno altro che sottolineare l'attenzione della federazione croata verso i giovani e i settori giovanili.



Tanti i talenti lanciati già in tenera età nel calcio che conta, basti pensare agli allora ventiduenni Modric e Perisic che hanno abbandonato la Croazia rispettivamente per Tottenham e Borussia Dortmund, ad un diciannovenne Rakitic che ha lasciato la terra natia per lo Schalke 04 o addirittura a un diciottenne Kovacic, chiamato al difficile compito di risollevare il gioco dell'Inter post-triplete, ma con non troppa fortuna.

A questi si potrebbe aggiungere presto il classe '98 Luka Ivanusec, trequartista proprio della sopracitata Lokomotiva Zagabria, già nel giro della Nazionale maggiore con 2 presenze e autore di 1 gol che ha fatto la storia della nazionale a scacchi biancorossa, risultando il più giovane marcatore di sempre dei croati all'età di 18 anni e 57 giorni.

Prelevato nel luglio 2015 dal NK Varadzin (squadra della sua città), il giovane talento croato si è subito messo in mostra con l'U19 del club di Zagabria fino ad ottenere, nel dicembre dello stesso anno, la convocazione in Prima squadra e l'esordio nei minuti finali della partita contro lo Slaven Belupo. Presenza tra i grandi confermata anche nella stagione successiva - 2016/17 - questa volta da protagonista, collezionando in totale 22 presenze condite da 1 gol e 2 assist per i compagni.


Ivanusec è un centrocampista offensivo molto dinamico la cui tecnica contrasta con un fisico robusto soprattutto dalla vita in giù. Partecipa con successo alla costruzione del gioco, ma soprattutto offre diverse soluzioni alla squadra quando riceve palla tra le linee. Davvero bravo anche quando si tratta di tornare indietro a ricevere il pallone tra i piedi e dare inizio all'azione offensiva in velocità, sempre a testa alta e imbeccando il compagno giusto per la manovra di ripartenza. È pratico, non forza mai la giocata e la sua tecnica sorprende soprattutto nel dribbling e nella conduzione della palla.


Sarà necessario seguire da vicino la sua evoluzione nei prossimi mesi, ma questo ragazzo si candida seriamente a diventare il nuovo crack del calcio croato.




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