CON... LUCIO FASOLATO - RESP. SETTORE GIOVANILE CITTADELLA


 di Alessandro Iacobelli


Se i ragazzi dell'U19 sono al comando della classifica del Campionato Primavera 2 (girone A), la Prima squadra si gode il talento di Marco Varnier e di tanti altri giovani promettenti pronti a fare il grande salto nel professionismo. Di questo e di tanto ancora nell'intervista esclusiva di Promesse del Calcio a Lucio Fasolato, Responsabile del Settore giovanile del Cittadella Calcio


PdC: La Primavera 2 si sta comportando davvero bene nel girone A del campionato.
LF:
La squadra sta ottenendo risultati importanti. Siamo consapevoli che il livello del torneo Primavera 2 non è lo stesso di quello disputato fino all’anno scorso, ma anche al cospetto di compagini blasonate della Serie A abbiamo giocato a testa alta. La rosa è un bel mix tra ragazzi nati tra il 1999 e il 2000 con la possibilità di convocare anche elementi del 1998 che si allenano con la Prima squadra. La loro presenza, che costituisce la ciliegina sulla torta, certamente ci aiuta a superare difficoltà in alcune partite. Basti pensare a Fasolo o Bizzotto.

PdC: Un capitolo a parte va dedicato a Marco Varnier, ormai punto stabile della Prima squadra in cadetteria. Cosa ci racconta del difensore nato a Padova?
LF:
Marco Varnier giocava con il Padova nei suoi primi anni agonistici. Poi, nella loro sfortuna, siamo stati fortunati noi ad accoglierlo nel nostro vivaio. Dagli Allievi Nazionali è passato alla Primavera dove già faceva vedere qualcosa in più rispetto agli altri. Ma non parlerei però solo di Varnier. Ad esempio c’è anche Luca Maniero, che la scorsa stagione è stato titolare e capitano della Primavera e adesso sta recuperando da un infortunio. Tornando a Varnier, è subentrato in Prima squadra per sopperire all’assenza di Scaglia e si sta ritagliando un ruolo stabile. Si tratta di un ragazzo umile, attento e intelligente. Viene considerato positivamente da tutti. Accumulare diverse presenze in Serie B a 18 anni non è cosa da poco.




PdC: Nel gruppo della Primavera, allenato da mister Giulio Giacomin, spunta il nome di Gianmarco Pizzinato. Quali sono le principali qualità di questo talento classe 2001?
LF: Gianmarco Pizzinato è uno dei pochi mancini a nostra disposizione. Ha giocato sotto età con l’U17. Abbiamo deciso di inserirlo tra i più grandi per le sue doti che sta dimostrando. Rispecchia a pieno la mentalità del Cittadella basata sulla serietà e la disponibilità. L’allenatore della Primavera ha riconosciuto le capacità del ragazzo e non ha esitato a dargli fiducia. Tra l’altro ha realizzato pure delle reti. Speriamo che possa entrare anche lui in Prima squadra.

PdC: Il vivaio deve costituire l’essenziale serbatoio per la Prima squadra. La società del Cittadella rispecchia questo concetto?
LF:
Tale situazione a Cittadella è possibile, quasi d’obbligo. In questa stagione tanti ’98 sono stati aggregati nella Prima squadra di mister Venturato. Parlo di  Varnier, Maniero, Fasolo, oltre al terzo portiere Maronilli. Nel corso del tempo siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi prefissati dalla società. Senza dimenticare Caccin, classe 1997, ormai in orbita Prima squadra.

PdC: Per quanto concerne il resto del Settore giovanile granata qual è la sua opinione?
LF:
Le formazioni Under Nazionali affrontano avversarie di A e B. Quindi il grado di difficoltà è indubbiamente diverso. Stiamo facendo comunque bene. Certo, non possiamo ambire alle posizioni di classifica della Primavera. L’U17 è tra le prime compagini di Serie B. U15 e U16 sono formazioni che di sicuro hanno elementi molto interessanti. Il nostro vivaio non ha potenzialità di altre realtà, ma nel complesso siamo soddisfatti per il lavoro che stiamo portando avanti. Il movimento nell’arco degli anni è migliorato. La dirigenza ha capito che anche una percentuale del budget deve arrivare al Settore giovanile. Abbiamo tanti ragazzini e le formazioni delle categorie agonistiche presentano gruppi dalle doti rilevanti.



PdC: Riguardo alle strutture?
LF:
Le strutture sportive sono adiacenti allo Stadio “Tombolato”. Prima squadra, Primavera e a volte l’U17 si allenano nel medesimo impianto. Inoltre abbiamo strutture limitrofe, dai 500 metri al chilometro. In qualche circostanza siamo costretti ad emigrare nei paesi vicini, o per concomitanza o per richiesta delle altre società di svolgere partite concomitanti per l’U15 e l'U16. Ciononostante riusciamo a svolgere la nostra attività senza problemi. L’unica difficoltà, ma la dico a cuore aperto, è l’obbligo del calcio femminile. La nostra è una piccola realtà di 20.000 abitanti. Siamo comunque abituati alle difficoltà e un po’ alla volta risolveremo anche questa.

PdC: Cosa serve al calcio italiano per valorizzare al meglio i giovani talenti?
LF:
Tante altre realtà, più importanti della nostra, dovrebbero perseguire l’idea di calcio del Cittadella, ovvero lanciare i propri giovani in Prima squadra. Molte società, nonostante i numerosi investimenti nel vivaio, per mille problemi non riescono a portare i propri ragazzi in Prima squadra. Per i risultati che abbiamo ottenuto, sarebbe giusto un premio per l’intero staff del nostro Settore giovanile.




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