EDOARDO VERGANI - 06/02/2001 - ITALIA

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di Marco Fanuli - Il Fatto Quotidiano

Bomber col gol e colori nerazzurri nel sangue. Nel settore giovanile dell'Inter sta affinando le sue doti di terminale offensivo e imparando a lavorare maggiormente per la squadra, sfruttando un fisico già importante. Si chiama Edoardo Vergani, è nato a Segrate (MI) il 6 febbraio 2001 e ad oggi è uno degli attaccanti più promettenti del panorama calcistico nazionale U17.

S'innamora del pallone ad appena 5 anni entrando, fin da subito, in stretta simbiosi con lo strumento di gioco. Frequenta molto presto le scuole calcio limitrofe di Carugate e Monza, dove mette in atto, in modo assolutamente naturale e proficuo, tutti gli insegnamenti acquisiti sul campo. Progressi che non sfuggono alla fitta rete di osservatori dell'Inter distribuita in tutto il territorio lombardo. Il primo contatto con la società di via Durini avviene quando ancora veste la maglia Monza Calcio 1912, esperienza all'insegna del gol e della fisicità. L'incontro tra la dirigenza nerazzurra e la famiglia risulta subito prolifico e la firma del contratto avviene nella stagione 2014/15 ad appena 12 anni, con enorme gioia di papà Mario, anche lui grande tifoso interista.

Due anni dopo diventa capitano nei Giovanissimi dell'Inter, portandosi la fascia da leader anche quest'anno nella categoria Allievi, guidati in panchina da mister Andrea Zanchetta, allenatore che sta imparando a conosce sempre meglio il ragazzo e che nutre assoluta stima e fiducia nelle sue qualità.

Carattere pacato, forse a volte anche troppo. Alle parole preferisce far parlare il campo. Anche per questo sempre ben voluto sia nello spogliatoio, sia al di fuori dal Suning Youth Development Center. Un leader silenzioso che in qualche occasione pecca di determinazione sul terreno di gioco: atteggiamento penalizzante per la sua crescita, ma grande lavoro in corsa dello staff nerazzurro per correggere quest'aspetto.



In campo numeri e prestazioni danno però ancora ragione al giovane Edo: elegante nelle movenze, ma allo stesso tempo estremamente letale, come dimostrano le numerose segnatura nella sua carriera interista (già 9 le reti in 13 presenze in questa stagione). In area di rigore è un cecchino e sorprende la facilità con cui riesce a districarsi bene nello stretto tra le maglie avversarie. 

Doti tecniche e fisiche innegabili che hanno convinto da tempo anche i selezionatori delle rappresentative nazionali azzurre a convocare il ragazzo (attualmente elemento inamovibile nell'11 titolare di Carmine Nunziata con l'U17) e che grazie al mister Antonio Rocca ha conosciuto l'esordio con la maglia dell'Italia U15 nella partita contro il Belgio, dove Vergani è andato a segno per ben 3 volte del 2-5 finale.

Un talento sicuramente da tenere d'occhio da qui in avanti, ancora con ampi margini di miglioramento e molto simile (per caratteristiche sul campo) a quell'Andrea Pinamonti pronto ad esplodere da un momento all'altro, probabilmente lontano dal Meazza.

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