SEBASTIANO SVIDERCOSCHI - 28/04/1999 - ITALIA


di Lorenzo Petrucci

Quando a 17 anni segni il primo gol in Serie C, su di te si accendono i riflettori e ti viene messa di conseguenza l’etichetta di “predestinato”. È il caso di Sebastiano Svidercoschi, punta centrale classe 1999 della Lupa Roma, che poco meno di un anno fa si è reso protagonista del primo gol della sua giovanissima carriera, nella partita contro la Robur Siena.

L’attaccante cresciuto nelle giovanili della Lazio - dalla scuola calcio fino al 2015 - da quasi 3 anni ha sposato il progetto della Lupa Roma bruciando, di stagione in stagione, tutte le tappe: prima il titolo di capocannoniere con l’U17 nella stagione 2015/16 con 22 reti complessive, poi (solo di passaggio) con la squadra Berretti ed infine, già dallo scorso anno, in pianta stabile nella rosa della Prima squadra, allenata dall’ex beniamino di Reggina, Udinese e Lecce, David Di Michele.

Il fiuto del bomber l'ha sempre avuto, segnando gol a grappoli e trascinando le sue squadre a vittorie e traguardi, come le fasi finali dei campionati giovanili. In questa prima parte di campionato ha timbrato il cartellino 3 volte in 17 partite giocate, un bottino niente male per un ragazzo di appena 18 anni.



Svidercoschi, come caratteristiche tecniche e fisiche, ricorda non poco Filippo Inzaghi, ma anche l’ex interista Diego Milito per l’incisività sotto porta e gol di rapina. Strutturalmente è già ben definito, ma data ancora la sua giovane età, dimostra di possedere ulteriori possibilità di crescita e di sviluppo.

La volontà di rimanere alla Lupa Roma - anche in questa stagione di Serie D - nonostante la retrocessione della squadra, può sicuramente rivelarsi positiva per maturare definitivamente in un campionato dove bisogna prima farsi le ossa per essere notati, per poi entrare a gamba tesa nel mondo del calcio professionistico.


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